Gli Staglieno

Origini, ritratti e protagonisti di una famiglia patrizia genovese
a cura di Andrea Lercari

La storia di Genova può essere letta anche come un insieme di intrecci familiari e il volume ricostruisce la lunga vicenda storica degli Staglieno, una famiglia patrizia, originaria dell’omonima località della Val Bisagno dalla quale trasse il proprio casato, nell’immediato Levante della città di Genova, oggi nota per il cimitero monumentale, uno dei maggiori d’Europa, ma sino alla metà del XIX secolo luogo di villeggiature e di produzioni agricole importanti nel panorama locale. Gli Staglieno, che sempre hanno rivendicato la propria discendenza da Caio Elio Staleno, senatore romano e tribuno della Plebe nemico di Marco Tullio Cicerone, si affermano certamente nel tessuto sociale ed economico urbano tra XIV e XV secolo, prendendo anche parte ai commerci internazionali nel Mediterraneo come consuetudine dei membri del ceto dirigente genovese.

Nel 1528, in occasione della celebre riforma costituzionale portata a compimento da Andrea Doria che diede vita alla Repubblica aristocratica di Genova, gli Staglieno furono quindi inseriti tra i componenti del patriziato al quale sarebbero state riservate ereditariamente le cariche di governo nella capitale e nel dominio di Terraferma e di Corsica. Numericamente contenuti, tra Cinque e Seicento i membri della famiglia parteciparono alla fortunata stagione politica ed economica che oggi è comunemente ricordata come El Siglo de Los Genoveses e furono quindi costantemente ascritti al Liber Nobilitatis per tutta la durata della Repubblica aristocratica (1528-1797).

Tra XVII e XVIII secolo gli Staglieno si collocarono in quel gruppo di famiglie del patriziato che oltre alle cariche di governo nel Dominio trovarono conferma del proprio ruolo privilegiato rivestendo i più alti gradi militari, in mare, dove gli ufficiali delle galee della Repubblica potevano essere esclusivamente membri del patriziato, e nell’esercito, dove le famiglie degli ufficiali, in parte patrizi e in parte non ascritti, costituivano di fatto quella che altrove sarebbe stata definita “nobiltà di spada”. In questo contesto, nel quale spiccano le numerose figure di uomini d’armi della famiglia distintisi per il proprio valore, la storia degli Staglieno fornisce al lettore una chiave di lettura per approfondire la conoscenza degli aspetti della società e della cultura genovesi e dei rapporti tra la capitale e il territorio e le famiglie del patriziato e le nobiltà e i notabilati delle Riviere. Alla caduta della Repubblica aristocratica sotto l’ondata rivoluzionaria giunta, pur tardivamente (1797) dalla Francia, dopo i primi momenti di difficoltà, gli Staglieno, poco compromessi politicamente nonostante il proprio status, per cultura ed educazione hanno tutte le caratteristiche per rivestire i più alti gradi nell’esercito e nella magistratura e nel breve periodo che tra il 1797 e il 1815 vedrà avvicendarsi sul territorio ligure numerosi mutamenti istituzionali, la Repubblica Ligure più volte riformata, l’Impero francese, la breve ricostituzione della Repubblica di Genova e la definitiva annessione al Regno dei Savoia, vivono anni di grande splendore.

Tra il XIX e il XX secolo si avvicendano così tre figure omonime: il magistrato Marcello Staglieno (1772-1847), presidente del Senato di Piemonte, il marchese Marcello Staglieno (1829-1909), poliedrico studioso di storia patria, antesignano degli studi colombiani, e infine il giornalista Marcello Staglieno (1938-2013), cofondatore con Indro Montanelli de «Il Giornale», scrittore e vice presidente del Senato della Repubblica italiana.
Sullo sfondo di questa ricostruzione storica emergono alcuni profili femminili a tratteggiare il ruolo che le donne, come uxores o come filiae, hanno avuto all’interno della famiglia.

Anno: 2018 Lingua: IT
Formato: 24 x 30 cm Prezzo: € 50,00
Pagine: 216 Cod: 978-88-6373-594-9
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