Il complesso monumentale di Sant’ignazio


Sede dell’Archivio di Stato di Genova (secoli XV-XX)
Roberto Santamaria

Nel 2004, significativamente l’anno in cui Genova fu Capitale europea della cultura, l’Archivio di Stato, ospitato nel Palazzetto criminale fin dalla nascita (1817), trasferì la sua sede nel Complesso monumentale di Sant’Ignazio. Dopo decenni di abbandono, i restauri appena conclusi sanavano i danni causati prima dall’incuria e poi dai bombardamenti del secondo conflitto mondiale: Sant’Ignazio era così restituito alla città, con il preciso scopo di conservarvi la sua memoria, ovvero i documenti attraverso i quali è possibile ricostruire la storia di Genova e dei genovesi, dal X al XX secolo. Questo patrimonio millenario, il cui sviluppo lineare oltrepassa i 40 km di carta, fu allocato negli spazi del seicentesco ex Noviziato gesuitico (le celle, il refettorio e diversi locali di servizio), mentre agli studiosi venne riservato quello che fu l’ambiente di rappresentanza della villa cinquecentesca dei de Franceschi; dall’aula della chiesa settecentesca dei Gesuiti si ricavò una capiente e funzionale sala convegni nella quale l’Archivio si poteva “mostrare” alla città, disvelando i suoi tesori. Così facendo tutti gli spazi erano specificamente destinati e ognuno di essi prestava le proprie caratteristiche intrinseche alle nuove funzioni: il Complesso monumentale di Sant’Ignazio, nelle sue tre essenziali componenti, Villa/ Noviziato/ Chiesa, riprendeva vita. Questo volume vuole offrire uno strumento di orientamento e di approfondimento al lettore o a chi vi entra per studiare, per visitare una mostra, assistere a una conferenza o, appunto, per scoprire l’ennesima sorpresa che Genova riserva a coloro che sanno interrogarla con pazienza e intelligenza.

Anno: 2019 Lingua: IT
Formato: 12 x 19 cm Prezzo: € 10,00 (i.i.)
Pagine: 64 Cod: 978-88-6373-662-5
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