Valerio Miroglio

il giudizio universale
a cura di Sergio Miravalle

Personalità complessa del panorama artistico nazionale: pittore, scultore, giornalista, poeta, animatore culturale.
Alla fine della guerra, che lo vede impegnato giovanissimo tra i partigiani, inizia a disegnare e dipingere. Collabora con il circolo culturale “La Giostra” di Asti. Entra in contatto con artisti delle avanguardie italiane ed europee.
Sviluppa anche l’attività giornalistica che aveva iniziato nelle redazioni dei settimanali locali. Dirige riviste di costume “Io e Lui” e letterarie “PLexus”, quest’ultima insieme a Fernanda Pivano, ed entra nella redazione de “Il Caffè”, fondato e diretto da Giambattista Vicari. Qui conosce i poeti visivi Adriano Spatola, Giulia Niccolai e Corrado Costa, con i quali inizia un rapporto di amicizia che porta alla nascita della rivista “Tam Tam”.
Negli anni Conquanta realizza cicli di monotipi a inchiostro su carta, le Quadrate legioni, l’Uomo e il cane, e grandi tele a tecnica mista, i Frammenti di memorie.
Artista originale e del tutto autonomo seppur vicino all’arte concettuale e al citazionismo, attraverso una continua sperimentazione di tecniche e materiali ha sviluppato una riflessione sul significato dell’arte e su sul ruolo nella so- cietà, utilizzando una grande varietà di materiali: inox, legno, plexiglass, resine, poliuretano.
Negli anni Settanta realizza il Giudizio Universale, ampia riflessione pittoriac a e plastica sull’affresco michelangiolesco articolata in diverse serie: Vestizioni, Imballaggi, Multibattista, trombe del Giudizio...

Anno: 2017 Lingua: IT
Formato: 23x28 cm Prezzo: € 20,00
Pagine: 328 riccamente illustrate Cod: 978-88-6373-483-6
Collana: Cataloghi